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Comuni in Musica: Pianella

Sabato 14 maggio 2011, ore 11.30 e 16.30

il Comune di Pianella (PE) presenta il gruppo Folk "La Paranzella"

Il Gruppo folk la "PARANZELLA" di Pianella, condotto dal musicista Crispi Seccia e dalla Maestra Antonella Del Giudice, si propone di ripristinare e di riportare in auge uno spaccato di vita culturale popolare della civiltà agro-pastorale abruzzese. Per la realizzazione dei costumi tradizionali la Compagnia di Pianella si è ispirata a documenti iconografici redatti da artisti inviati in Abruzzo dal Re di Napoli. Nel settore strumentale si sono aggiunti "lu ddu botte", chitarra e idiofoni di varia struttura, tra cui si citano la "valichira", li"mattiaminde", il "sistro" e "lu mascrille", strumento che dirigeva i passi di danza. Un cenno merita la zampogna zoppa in quanto modello autoctono abruzzese della Valle Siciliana. Il repertorio è composto da canti, musiche e danze recuperati attraverso testimonianze dirette e registrazioni originali. La "PARANZELLA" di Pianella prende il nome dalle antiche formazioni strumentali dette "Le Paranzelle", piccoli gruppi di suonatori composti da zampogne, ciaramelle, catubbe, cibassi, flauti, piatti e tamburi monopelle e bipelle. La Paranzella, sotto il profilo strumentale, è un ampliamento della primitiva formazione de "Li Tamurre", gruppi di musicisti presenti negli Abruzzi in occasione di feste popolari di contrade e campagne. Dalla Paranzella, successivamente, sono nate le bande e i complessi bandistici da giro folkloristico "La Paranzella".

CENNI STORICI
Sui resti della fortificazione Castrum Pianellae (poi Plenina o Plenilia) a 236 mt. s.l.m., tra i fiumi Tavo e Pescara, sorge l'attuale città di Pianella. Pianella ha avuto una lunga e travagliata storia di attacchi, distruzioni e devastazioni. Nei secoli fu invasa e devastata dai Saraceni, poi fu possedimento dei Normanni, degli Acquaviva, degli Orsini. I primi documenti storici che riguardano Pianella risalgono all'anno 1000 e precisamente all'anno 963 d.c., anno in cui Pandolfo, principe di Capua, decise la costruzione, sul tempio di Vesta, della Basilica di S. Maria Maggiore (oggi Monumento Nazionale risalente al XII sec.). Nel 1514 la Regina Giovanna, la trista reyna, girò il regno con la figlia Giovanna II; quest'ultima venne a Pianella perdendo, secondo la leggenda, una pianella. La storiella della ciabatta fa pensare allo stemma del paese, posto sulla torre dell'orologio del convento di S. Domenico (oggi sede del Municipio), in cui è rappresentata, appunto, una pianella.

  • Data:

    14.05.2011 - 14.05.2011

  • Sede: Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
  • Luogo: Roma
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