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Patrimoni Immateriali e modernità: rievocare le tradizioni e le antiche credenze di Casalciprano con i fumetti digitali

Patrimoni Immateriali e modernità: rievocare le tradizioni e le antiche credenze di Casalciprano con i fumetti digitali

Alla scoperta del Museo a cielo aperto della Memoria Contadina di Casalciprano attraverso le mappe interattive e il fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise

di Lia Montereale

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni del Molise e ci fermiamo a Casalciprano, in provincia di Campobasso, noto per il suo Museo a cielo aperto.

Come sempre durante i nostri viaggi culturali, anche oggi ci faremo aiutare dalle mappe interattive del Segretariato Regionale per il Molise. Rivediamo insieme cosa sono le mappe tematiche interattive che ci accompagneranno in questo percorso.

Il Segretariato Regionale per il Molise, articolazione periferica del MiBACT, nel 2018 ha creato nove mappe tematiche interattive per divulgare la conoscenza del patrimonio culturale presente nella regione (mappe che nel corso degli anni si sono arricchite di contenuti e approfondimenti).

Le mappe raccolgono su un'unica piattaforma digitale le informazioni che riguardano il territorio, fornendo al visitatore uno strumento semplice da usare che, attraverso testi, ipertesti ed immagini, racconta e facilita la conoscenza del Molise.  

Sono interattive, sono costruite su piattaforma Google, sono utilizzabili sia da dispositivo fisso che mobile e sono dedicate ognuna ad uno specifico tema del patrimonio culturale del Molise.

Possono essere consultate a questo link: www.molise.beniculturali.it

Iniziamo quindi dalla mappa feste e tradizioni (foto 1) per scoprire insieme gli usi e i costumi che nei secoli precedenti hanno scandito le abitudini e la quotidianità degli abitanti di Casalciprano.

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Fig. 1 Mappa feste e tradizioni del Segretariato regionale per il Molise

Che cos’è il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina di Casalciprano?

Il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina è stato allestito nel cuore del borgo medievale di Casalciprano. Il percorso di visita, attivo dal 2004, si sviluppa tra l'esterno e l'interno.

Gli oggetti, gli strumenti e i costumi sono tutti riconducibili ad usi quotidiani della vita contadina. Le sculture in bronzo poste all'aperto rappresentano momenti di aggregazione come giochi e feste. Passeggiando per il borgo incontriamo la statua che rappresenta il fotografo del paese e che “accoglie” turisti e visitatori per immortalarli nello scatto della sua macchina fotografica. Il percorso museale all’aperto prosegue con i murales che ritraggono uomini che lavorano nei campi, scene che richiamano l’agricoltura, la vendemmia e la pastorizia, a cui si aggiungono scene di vita familiare. Evidenti sono anche i riferimenti alle leggende e alle antiche credenze.

 

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Fig. 2 Foto di Lia Montereale

Gli abitanti di Casalciprano credevano nelle streghe e nei loro riti magici. Secondo la tradizione, queste, una volta l’anno, organizzavano un convegno (il Sabba, foto 2), in un bosco lì vicino, a cui partecipavano anche le streghe di Benevento. I riferimenti alla superstizione e alle credenze popolari continuano anche all’interno del Museo dove incontriamo il lupo mannaro, il diavolo e la pupa usata come deterrente per i bambini per tenerli lontani dai pozzi. L’allestimento museale però ci propone anche altri personaggi e ci racconta gli antichi mestieri (attraverso il banditore, il falegname, il boscaiolo, il calzolaio, lo spazzacamini, etc.), così come ricostruisce ambientazioni domestiche che ripropongono le abitudini quotidiane attraverso gli oggetti di uso comune. Proseguendo nella visita, incontriamo scene di lavori casalinghi svolti dalle donne, la scena della serenata, della festosità (la coppia che balla sulle note di una fisarmonica), a cui si aggiunge, immancabile, la scena rappresentativa della povertà e della esclusione sociale. Il Museo a cielo aperto della memoria contadina di Casalciprano è un esempio importante del ruolo svolto dal museo nella salvaguardia così come nella promozione del patrimonio immateriale e degli elementi che riguardano l’identità di una comunità e le sue radici. Visitare Casalciprano è come fare un viaggio indietro nel tempo, attraverso le ambientazioni domestiche com’erano una volta e rivivendo le abitudini quotidiane scandite dalle ore del giorno. Un viaggio in cui non mancano i riferimenti alle credenze popolari, segno di identità e di appartenenza alla propria terra.

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