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Marzo

Marzo

  • I Santi:

    San Patrizio – 17 marzo
    Nato nella Britannia Romana intorno al 385 da genitori cristiani, Patrizio fu fatto prigioniero in giovane età dai pirati irlandesi, trasferito sulle coste nordiche dell’isola e venduto come schiavo. Dopo alcuni anni riuscì a fuggire dall’isola, sbarcando in Francia: qui completò i suoi studi, venne ordinato diacono e condusse vita monastica. La sua vocazione era quella di tornare in Irlanda e convertirne i popoli (celti e scoti) in quell’epoca raggruppati in tribù, ognuna delle quali formava uno stato sovrano. Divenuto vescovo nel 432, a Patrizio venne affidata l’evangelizzazione dell’Irlanda, che condusse assicurandosi il favore di ciascun sovrano per poter predicare nei loro territori, creare discepoli e formare un clero locale. Per conservare radici e tradizioni del popolo locale, favorì la combinazione di molti simboli cristiani e pagani come la croce solare sovrapposta alla croce latina, divenuta simbolo del Cristianesimo celtico. L’infaticabile opera di diffusione del cristianesimo si affiancò a quella di organizzazione della Chiesa in Irlanda, con la creazione delle diocesi i cui territori corrispondevano a quelli delle preesistenti tribù. Morì nel 461 nell’Ulster nella cittadina di Down, che prenderà poi il nome di Downpatrick.

  • Accadde:

    19 marzo 1229 - Federico II di Svevia è incoronato re di Gerusalemme.
    Sin dalla sua prima incoronazione ad Aquisgrana (1215) in qualità di re di Germania e successivamente quando venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero (1220), Federico II promise solennemente di intraprendere una crociata in Terra Santa. Dopo numerosi rinvii che gli causarono anche la scomunica da parte di Gregorio IX, Federico partì per i Luoghi Santi determinato a riconquistare Gerusalemme con la diplomazia. La spedizione prese nome di Crociata degli scomunicati e si concluse dopo una lunga trattativa diplomatica con il sultano d'Egitto Malik al-Kamil che garantì ai cristiani il possesso di Gerusalemme, Betlemme e Nazaret. Alla conclusione delle trattative Federico si autoproclamò re di Gerusalemme e quindi custode dei luoghi sacri del Cristianesimo, senza che una goccia di sangue fosse versata da ambo le parti.

  • Feste e sagre:

    Giostra del pitu a Tonco, Asti
    La Festa del Pitu è un antico rito popolare propiziatorio contadino, che è riuscito a conservare intatti, nel corso dei secoli, tutti gli elementi originali della cerimonia. In occasione della festa, il popolo scaricava tutte le responsabilità dei mali che lo affliggevano sul Pitu, il tacchino, tacitamente identificato con il feudatario locale.
    La manifestazione storica si svolge nella cittadina piemontese ogni anno in occasione della terza domenica di marzo. Il momento culmine della manifestazione è il processo al Pitu, condito da battibecchi verbali in dialetto piemontese. Dopo la scontata condanna il Pitu fa pubblico testamento e si vendica mettendo in luce, sempre in dialetto, piccoli e grandi vizi dei personaggi più in vista della comunità locale. Al termine della lettura del testamento un secondo tacchino, ucciso in precedenza, viene appeso a testa in giù al centro della piazza. A questo punto inizia la giostra vera e propria, che vede affrontarsi i fantini dei sette borghi tonchesi.

  • La ricetta:

    Carciofi alla giudia
    I carciofi alla giudía, tipico piatto della cucina giudaico-romanesca, hanno origine molto antica, vengono citati anche in ricettari e memorie del XVI secolo. Si tratta infatti di un piatto nato più precisamente nel ghetto ebraico della capitale.
    Ingredienti: carciofi romani (mammole), limone, sale, pepe, olio extravergine di oliva.
    Preparazione: Prendere i carciofi ed eliminare prima le foglie esterne più violacee e la parte dura del gambo. Versarli in una ciotola piena di acqua e limone e lasciarli a bagno per 15 minuti a testa in giù. Tolti dall’acqua, scolarli, asciugarli e condirli internamente con sale e pepe, quindi adagiarli dentro una pentola grande piena di olio extravergine caldo ma non bollente per 20 minuti circa. Togliere i carciofi dall’olio, scolarli a testa in giù su un piano spingendo leggermente in modo che le foglie si aprano senza spaccarsi. Lasciarli freddare. Versare olio extravergine di oliva in una padella, farlo riscaldare e friggere i carciofi uno alla volta prima a testa in su poi a testa in giù per un massimo di 2-3 minuti.

  • Il proverbio:

    Fino alla Vergine Annunziata ogni erba fa insalata

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