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Occitani: convegno

La terza giornata del ciclo Gli Italiani dell’altrove, gli Occitani, è stata organizzata con la stretta collaborazione del prof. Piercarlo Grimaldi, Rettore dell’Università del Gusto di Pollenzo - Slow Food (UNISG) - anche nella sua particolare qualità di etnoantropologo esperto della tematica e del territorio, e dal prof. Davide Porporato dell'Università del Piemonte Orientale.

La giornata, dopo il saluto istituzionale (Anna Conticello Segreteria MiBACT, Maura Picciau, Direttore IDEA, Piercarlo Grimaldi, Rettore UNISG, Emilia De Simoni MAT, Fabienne Rondelli, Ambasciata di Francia in Italia) ha offerto un vivace racconto di “Antropologia visiva di carnevali e festività della montagna occitana” (proiezioni e commenti) nonché un momento di confronto sul tema della valorizzazione della lingua Occitana (lingua di un territorio, ma non lingua nazionale) con la testimonianza di Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (CN). 

Durante questo terzo incontro, si sono precisati i termini di coinvolgimento del pubblico nell’esperienza enogastronomica: si è deciso di dividere e amplificare il momento esplicativo dei sapori tipici attraverso un racconto verbale e per immagini, che ha anticipato, nella sala conferenze, il vero e proprio momento conviviale nella sala delle ceramiche, massimizzando in questo modo l’attenzione e comprensione da parte dei partecipanti.

Il pomeriggio ha avuto come protagonisti Diego Anghilante, curatore per Bompiani de L’Opera Poetica Occitana di Antonio Bodrero, massimo poeta dell’Occitania italiana, nonché l’intervento della prof.ssa Fausta Garavini, sul tema della poesia occitana d’oltralpe.

Lido Riba, Uncem Piemonete, Carlo Pisano, presidente del consiglio comunale di Guardia Piemontese (CS), Roberto Colombero, sindaco di Canosio (CN), hanno animato una tavola rotonda molto suggestiva (grazie a filmati audio/video e la partecipazione di una figurante in costume tradizionale) sulla realtà del territorio occitano. Il vero catalizzatore dell’attenzione del pubblico è stato però Sergio Berardo, polistrumentista e cantante del gruppo occitano dei Lou Dalfin: una performance a metà tra una vera e propria lezione di storia della musica e un concerto vivace, coinvolgente, attraverso brani ed esempi realizzati con la ghironda, le cornamuse, i flauti e gli organetti.

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