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Gondola Gondola

Gondola

L'esemplare esposto al pubblico fu donato dal Comune di Venezia nel 1956. La sua costruzione risale al 1882, quando fu realizzato in occasione della visita ufficiale della Regina Margherita nella città lagunare. Alcune fotografie riprodotte su un pannello documentano le operazioni di restauro effettuate nello squero Tramontin a Ognissanti, proprio in occasione della donazione al Museo. Furono per la circostanza ricuperati i fregi, i bronzi allegorici, il monogramma in bronzo di Casa Savoia, il félze: la copertura centrale usata durante l'inverno per la protezione dei passeggeri. Quest'ultimo rappresenta una rarità non solo nel suo genere, ma anche perché da oltre mezzo secolo i félze non sono più riprodotti.

La gondola veneziana, come tutte le imbarcazioni lagunari in legno, ha un fondo piatto, è sprovvista, cioè, di quella carenatura (o chiglia) necessaria alle imbarcazioni d'altura. Per la sua costruzione si impiegano otto essenze e le uniche parti in ferro sono il ferro di prua e quello di poppa. Presenta una notevole asimmetria longitudinale, ed è condotta da uno o, su richiesta, due vogatori. La sua particolare curvatura, che le conferisce la tipica forma a "mezzaluna", viene effettuata dal maestro carpentiere in considerazione del peso del gondoliere che dovrà condurla. La singolare voga in piedi, denominata voga alla veneta, si effettua con un solo remo, al quale oltre alla propulsione è affidata anche la funzione di timone.

L'imbarcazione è adibita esclusivamente al trasporto di persone e svolge essenzialmente la funzione pubblica di "traghetto". Nel corso della prima metà dell'800 questa funzione è stata particolarmente indispensabile per il trasporto degli abitanti da una sponda all'altra del Canal Grande, visto che esisteva un unico ponte per attraversarlo a piedi: il Ponte di Rialto. Ancora oggi accanto alle gondole adibite al servizio pubblico ci sono gondole di proprietà di famiglie nobili ("de casada"), e gondole di proprietà dello Stato ("da parada"), messe a disposizione delle autorità in particolari occasioni o feste. Un modello in scala mostra come la morfologia della gondola rimanga invariata fino ad oggi e come per la sua produzione vengano adoperate sempre le stesse essenze. Infine, il modello di squero, luogo deputato alla costruzione delle imbarcazioni veneziane, rappresenta con ricchezza di particolari l'ambiente in cui svariate professionalità artigiane concorrono alla costruzione della gondola e delle altre imbarcazioni lagunari quali il sàndolo, la batèla buranèla o còa de gàmbaro, la caorlina, la sampierota, etc...

Al centro dello squero si trova il cantier, cioè la controsagoma sulla quale si fissa dapprima l'ordinata maestra e successivamente le altre che formano, tutte insieme, lo scheletro della nuova barca sul quale verrà inchiodato il fasciame. In prossimità dello scalo di alaggio e del canale sono visibili alcune modelli, sempre in scala di tipiche imbarcazioni lagunari, tutte barche con caratteristiche ben definite.

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