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2012. Catalogo della rassegna MAV 2012

2012. Catalogo della rassegna MAV 2012

Roma, Nuova Cultura, 2012, 40p.

Rassegna a cura di Emilia De Simoni, Laura Faranda, Francesco Giannattasio, Giovanni Giuriati, Antonello Ricci.

Premessa.
L'edizione 2012 di MAV Materiali di antropologia visiva si apre con una giornata interamente dedicata al regista olandese Joris Ivens, uno dei maggiori documentaristi del Novecento. Viene proiettato il suo film L'Italia non è un paese povero realizzato nel 1959 su commissione di Enrico Mattei per promuovere l'attività dell'Eni in quanto motore di una rinascita economica dell'Italia del secondo dopoguerra. Il film, destinato a essere trasmesso in tre puntate in televisione, ha una vicenda travagliata e in seguito alla censura della Rai sparisce letteralmente dalla circolazione. Nel 1996, grazie alle ricerche di un giovane cineasta, Stefano Missio, confluite nel documentario Quando l'Italia non era un paese povero, il film ritorna alla luce. Successivamente, dal film di Ivens trae ispirazione un allora promettente autore, Daniele Vicari, che ne ripercorre l'itinerario nel documentario Il mio paese. Un episodio del film di Joris Ivens è girato in Basilicata, dove l'Eni sta compiendo sondaggi alla ricerca del metano negli stessi paesi delle ricerche etnografiche di Ernesto de Martino. Le musiche che accompagnano le immagini sono tratte dalle registrazioni effettuate qualche anno prima da Diego Carpitella e dallo stesso de Martino e confluite in una delle raccolte di musica popolare conservate presso gli Archivi di Etnomusicologia dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma: una scelta che lega in maniera diretta L'Italia non è un paese povero alle vicende più importanti degli studi antropologici ed etnomusicologici italiani. Attraverso la proiezione dei tre film già ricordati e tramite le testimonianze di alcuni dei protagonisti, MAV 2012 rende omaggio a Joris Ivens e, allo stesso tempo, attesta e mette in luce un altro piccolo tassello dell'elaborato mosaico della vicenda demartiniana quale precorritrice di un'antropologia visiva italiana. Nel secondo e nel terzo giorno della rassegna sono proiettati i filmati pervenuti, giunti numerosi a testimonianza che MAV continua a essere un punto di riferimento per coloro che si occupano di antropologia visiva in Italia. Le sessioni sono organizzate secondo il consueto e collaudato schema dell'alternanza di proiezioni e discussioni.

MAV 2012 - Materiali di Antropologia Visiva - 15-16-17 novembre 2012

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