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Cesti per ortaggi e frutta, fibra di asfodelo, palma nana. Sardegna inizi XX Cesti per ortaggi e frutta, fibra di asfodelo, palma nana. Sardegna inizi XX

Fibre vegetali

Oggetti di origine vegetale sono i recipienti costituiti di zucche essiccate e lavorate, prodotti in Italia centro-meridionale; ma è particolarmente in Sardegna che questa lavorazione, appartenente in origine all'ambito agropastorale, ha raggiunto codici ornamentali complessi e, più recentemente, la caratteristica di artigianato specializzato.

La lavorazione delle fibre vegetali riguarda due fondamentali tematiche: la produzione di recipienti e contenitori, ad intreccio, e la produzione dei tessuti.

L'intreccio di fibre vegetali è una tecnica che assume caratteristiche diverse a seconda delle località, sia dal punto di vista delle materie prime impiegate, sia dal punto di vista delle tecniche esecutive e delle destinazioni d'uso. In generale, i recipienti ad intreccio sono usati nelle varie fasi della produzione agricola, armentaria, di caccia e pesca: si tratta di oggetti fabbricati da artigiani semiprofessionali, spesso contadini, allevatori o pescatori che producono oggetti e strumenti per sé e per i membri della stessa comunità di appartenenza. Ceste per le derrate e per la frutta, gerle per il fieno, fiscelle per la ricotta, recipienti per il pane, nasse per pescare le anguille: una vasta gamma di impieghi e di forme che corrisponde ad una vastissima area di produzione, diversificata, come si è detto, per aree geografico-culturali.

In Sardegna l'intreccio, sia per usi quotidiani e lavorativi sia per usi festivi e cerimoniali, produce oggetti caratterizzati da un notevole grado di raffinatezza e da forti contenuti estetici.

L'utilizzazione delle fibre vegetali per la produzione dei tessuti ha avuto in Italia numerose modalità e varianti, sia dal punto di vista dell'impiego di diverse materie prime, sia dal punto di vista delle tecniche di fabbricazione. Il lino e la canapa venivano coltivati direttamente dai contadini e, spesso, lavorati all'interno dell'ambito domestico, per una produzione destinata alla famiglia, o ad un ambito piuttosto limitato dal punto di vista territoriale. Solo quando si costituivano veri e propri laboratori di tessitura, la circolazione del prodotto superava l'ambito strettamente locale, tanto da costituire un artigianato specializzato, con tecniche, temi, decorazioni ricorrenti. Tra queste lavorazioni particolari e pregiate, sono note soprattutto la produzione dei pezzotti, tipica dell'area valtellinese, la produzione dei tessuti di Pescocostanzo in Abruzzo, la produzione tessile del cosentino (Cariati, Longobucco, San Giovanni in Fiore).

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