Pietra
La lavorazione della pietra ha avuto soprattutto la finalità di fornire materiali per l'edilizia, per l'arredo urbano, per le costruzioni cimiteriali. In questo senso, quasi ogni paese disponeva dell'opera di uno scalpellino, per le parti in pietra delle case, per gli archivolti dei portoni, per i cimiteri. La pietra però era anche impiegata per usi agricoli, come nel caso delle macine da cereali; nell'arco alpino sono ancora oggi in uso i prodotti degli artigiani, come quelli della Val Malenco, che lavoravano la pietra ollare, fabbricando al tornio recipienti per la conservazione e la cottura del cibo.
Massicce produzioni sono quelle di Carrara (marmo) e della pietra tenera "leccese", impiegata per la costruzione dei palazzi barocchi, e per scolpire statue ed elementi cimiteriali. A Volterra la lavorazione dell'alabastro affonda le sue radici nella cultura etrusca; in Puglia, invece, questo tipo di materiale veniva usato per scolpire statue-souvenir raffiguranti San Michele Arcangelo, acquistate dai pellegrini che si recavano al santuario di Montesantangelo, e particolarmente dai pastori che effettuavano la transumanza nella regione pugliese.