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I Santi:
21 ottobre Sant'Orsola
Quella di sant'Orsola è una figura leggendaria che ha origine nella tradizione medievale e cavalleresca bretone. Orsola era infatti l'unica e bellissima figlia di un re di Bretagna, vergine e segretamente consacrata a Dio, ma venne richiesta dal re d'Inghilterra per essere data in moglie a suo figlio. Per scongiurare una guerra suo padre fu costretto ad acconsentire: Orsola allora, consigliata da un angelo in sogno, pose la condizione di poter rimandare il matrimonio di tre anni nella speranza che il promesso sposo si convertisse al cristianesimo. Allo scadere dei tre anni, di nuovo consigliata da un messaggero divino, la vergine decise di compiere un pellegrinaggio a Roma in compagnia di undicimila vergini e del promesso sposo. In nave attraversò la manica e proseguì il suo viaggio attraverso l'Europa risalendo il corso del Reno; giunta a Colonia proseguì a piedi fino a Roma dove venne accolta dal papa, per poi fare ritorno in patria percorrendo la stessa strada attraverso cui era arrivata. Colonia però nel frattempo era stata conquistata e messa a ferro e fuoco da Attila, re degli Unni, il quale fece subito trucidare anche le undicimila vergini che accompagnavano Orsola. Questa invece venne risparmiata dal barbarico re, conquistato dalla sua bellezza: le promise infatti salva la vita purché lo sposasse, ma al suo rifiuto Orsola venne uccisa a colpi di freccia. Non stupisce quindi se Colonia sia rimasto il centro più attivo del suo culto, diffusosi in realtà durante il Medioevo in tutta Europa. Numerosi sono i luoghi in cui secondo la tradizione si conservano le reliquie della santa e delle undicimila vergini; tra questi anche Bruges dove si conserva un reliquiario, originariamente esposto solo il 21 ottobre, con le raffigurazione dei principali momenti della vita della santa realizzate da Hans Memling nel 1489. -
Accadde:
12 ottobre 1810, Primo Oktoberfest
Il 12 ottobre 1810 In occasione delle nozze tra il principe Ludwig di Baviera e Teresa di Sassonia – Hildburghausen a Monaco vennero organizzati cinque giorni di grandi festeggiamenti che comprendevano come momento conclusivo una corsa di cavalli sul Theresienwiese, uno spazio esterno alle mura per l'occasione intitolato alla sposa. Si decise poi di ripetere ogni anno l'evento: la festa assunse il carattere di una fiera agricola di cavalli e buoi, e a questa si aggiunse anche la degustazione della birra. Nacque così l'evento annuale che ha preso il nome di Oktoberfest, divenuta nel tempo la più popolare tra le feste dedicate alla birra in Europa e nel mondo, un evento che oggi richiama ogni anno migliaia di turisti. -
Feste e sagre:
Sagra del tordo a Montalcino
Dal 1958, l'ultima domenica di ottobre, a Montalcino si celebra la Sagra del Tordo. I Quartieri di Montalcino, Borghetto (bianco e rosso), Pianello (bianco e blu), Ruga (giallo e blu) e Travaglio (giallo e rosso), scendono in campo per sfidarsi in una competizione di tiro con l'arco che accende gli animi di tutta la popolazione. La Sagra del Tordo trae origine dall'antica tradizione venatoria; sulla collina infatti, ad ottobre, è più intenso che in altri luoghi, ora come un tempo, il flusso degli uccelli migratori provenienti dal nord ed in particolare dei tordi. Nel periodo medievale cacciatori e falconieri battevano il contado e tornavano a casa carichi di prede; si facevano allora feste e banchetti cui tutti partecipavano, nobili e popolo. -
La ricetta:
"Caggiunitte" alle Castagne (Molise)
800 g di castagne; una foglia di lauro; 100 g di cioccolato fondente a scaglie; canditi e mandorle dolci tritate; un limone; una presa di liquore Strega; 450 g di farina 00 (più quella necessaria per la spianatoia)
2 uova; 80 g di sugna o burro; 100 g di zucchero; 15 g di bicarbonato o di lievito per dolci; q. b. di latte; q. b. di olio per friggere
Lessate le castagne in abbondante acqua salata con una foglia di lauro; sbucciatele, eliminando anche la pellicina interna, e passatele al setaccio. Raccogliete la purea di castagne in una ciotola, unitevi il cioccolato, i canditi, le mandorle, un cucchiaio di zucchero e la "rasatura"del limone. Amalgamate con il liquore e lasciate insaporire il composto. Versate la farina a fontana: battetevi le uova con lo zucchero, unite la sugna ed il bicarbonato sciolto nel latte tiepido. Incorporate tutti gli ingredienti ed impastate fino ad ottenere un composto consistente, che lascerete riposare, per circa 30 minuti. Trascorso il tempo necessario, riducete la "panetta" in una sfoglia non troppo sottile, da essa ricavate dei dischi di circa sei centimetri, farciteli con una noce di ripieno e richiudeteli premendo lungo i bordi. Quando i "Caggiunitti" saranno pronti, friggeteli in abbondante olio caldo. Appena dorati, sgocciolateli, fateli asciugare su un foglio di carta assorbente da cucina e serviteli: sono buoni sia caldi sia freddi meglio se irrorati con un filo di miele di castagno. -
Il proverbio:
Ottobre è bello, ma tieni pronto l'ombrello
Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791