PACI Patrimonio culturale immateriale
Dal sito dell'ICCD la pagina dedicata al Progetto PACI
Il Progetto PACI
Il Progetto integrato per il Patrimonio Culturale Immateriale e la Diversità Culturale PACI si fonda sulla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e sulla Convenzione Unesco sulla protezione e promozione delle espressioni della diversità culturale (Parigi, 2005), ratificate dall'Italia nel 2007. È coordinato dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e condiviso dall'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) e dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (IDEA).
Obiettivo del progetto è quello di contribuire a incrementare la conoscenza del patrimonio culturale immateriale italiano attraverso attività di ricognizione e di recupero di catalogazioni pregresse e attività di nuova catalogazione sul campo, allo scopo di realizzare una base di dati volta a implementare e integrare le documentazioni catalografiche e multimediali dei tre Istituti Centrali relativamente ai territori regionali italiani.
L'attività di ricognizione, rilevamento, documentazione, trattamento dei dati e compilazione delle schede è stata affidata ad etno-antropologi professionali, che hanno utilizzato una versione ridotta della scheda BDI - Beni demoetnoantropologici immateriali dell'ICCD.
Il Progetto si è sviluppato in due fasi, per la durata complessiva di quattro anni.
FASE 1
La prima fase del progetto (2009-2010), curata dall'ICCD, ha riguardato attività di recupero di catalogazioni e documentazioni pregresse e attività di nuova catalogazione sul campo.
Recupero catalogazioni e documentazioni pregresse
Sono state rese disponibili, per una più ampia consultazione, le banche dati di due importanti progetti di particolare rilievo storico-antropologico:
• Progetto finalizzato Beni Culturali CNR (1996-2002), sottoprogetto "Biologia ed etnoantropologia": banca dati schedografica e multimediale relativa a feste popolari del Piemonte e della Val d'Aosta rilevate tra il 2000 e il 2002, a cura dell'Unità operativa di Torino coordinata da Gian Luigi Bravo.
• Progetto Il folklore: un bene culturale vivo, realizzato nell'ambito dei cosiddetti "Giacimenti culturali" (Legge 41/86, art. 15): banca dati schedografica e multimediale relativa a feste popolari italiane rilevate fra il 1988 e il 1990, a cura di Video/Italia srl con il coordinamento scientifico di Diego Carpitella, Alessandro Falassi e Valeria Petrucci.
Catalogazione e documentazione sul campo
È stata effettuata una campagna di documentazione e catalogazione sul campo, ad ampio raggio, di beni immateriali relativi alla Dieta mediterranea – intesa come cultura del cibo e del mangiare nei suoi aspetti rituali e conviviali – in tre regioni, Lazio, Basilicata e Puglia, quale supporto alla candidatura presentata dall'Italia, insieme a Spagna, Grecia e Marocco di questo bene nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO.
FASE 2
La seconda fase del progetto (2011-2012) è stata curata congiuntamente dai tre Istituti Centrali e ha ugualmente riguardato attività sia di nuova catalogazione sul campo, sia di recupero di catalogazioni e di documentazioni pregresse, con riferimento, nel complesso a temi quali feste, riti e cerimonie, musica di tradizione orale, banchetti rituali, pesca lacustre, oltre a un'integrazione della dieta mediterranea. Ne è derivato un significativo ampliamento della base di dati catalografici e documentali disponibili nel sito, che appare ulteriormente arricchita dall'integrazione con la banca dati dell'ICBSA.
ISTITUTO CENTRALE PER IL CATALOGO E LA DOCUMENTAZIONE (ICCD)
L'ICCD ha contribuito con un'ampia campagna di catalogazione sul campo in Abruzzo, Lazio e Puglia, riguardante i temi già indicati, con particolare attenzione per un importante aspetto della dieta mediterranea costituito dai banchetti rituali. A questa si è aggiunta una campagna di catalogazione d'archivio di beni immateriali del Lazio rilevati e documentati presso l'Archivio DemoEtnoAntropologico (ALDEA) dell'ICCD, riguardanti il pellegrinaggio al Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra (RM) e diverse altre occasioni festive e rituali. In tutto sono state prodotte 158 schede BDI con allegati.
ISTITUTO CENTRALE PER I BENI SONORI ED AUDIOVISIVI (ICBSA)
L'ICBSA ha contribuito con la revisione di 130 schede BDI di catalogazione prodotte dal Centro Regionale di Documentazione (CRD) della Regione Lazio.
I beni schedati, tutti riguardanti il Lazio, sono tratti da tre raccolte di documenti etnico-musicali dell'Archivio Etnico Linguistico-Musicale (AELM): raccolta 51LM (C. Bianco, 1967), raccolta 145LM (L. Bucciarelli e I. Cavicchi, 1977), raccolta 154M (M. Müller, 1978-79). Tutte le schede sono corredate dagli estratti dei rispettivi brani musicali e dalle trascrizioni su pentagramma degli incipit musicali.
ISTITUTO CENTRALE PER LA DEMOETNOANTROPOLOGIA (IDEA)
L'IDEA ha contribuito con il riversamento su schede BDI di 130 schede FKM (Folklore/Musica) relative alla raccolta di registrazioni etnico-musicali di S. Biagiola (Fondi, Latina, 1976) conservata nell'Archivio Sonoro del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (MNATP). La raccolta si colloca nell'attività di sperimentazione di uso delle schede FK (folklore), nella fase del loro rilascio (Ricerca e catalogazione della cultura popolare, ICCD-MNATP, 1978). Tutte le schede sono corredate dagli estratti dei rispettivi brani musicali e dalle trascrizioni su pentagramma degli incipit musicali.
Nel sito sono pubblicate tutte le schede e le documentazioni multimediali prodotte con il Progetto PACI, organizzate geograficamente e scaricabili. Su tutti i materiali è possibile effettuare diversi tipi di ricerche.
Per richieste di informazioni o di consultazione integrale dei documenti multimediali si prega di contattare:
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD)
Roberta Tucci
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Isituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
Francesco Baldi
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Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (IDEA)
Emilia De Simoni
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