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Agosto

Agosto

  • I Santi:

    16 agosto - San Rocco
    Nato intorno alla metà del ‘300 da una famiglia agiata di Montpellier, in Francia, Rocco è uno dei santi più venerati al livello popolare in quanto protettore dalla terribile piaga della peste. E’ ricordato anche in qualità di pellegrino: perduti infatti i genitori in giovane età, distribuì i suoi averi ai poveri e s'incamminò verso Roma percorrendo la via Francigena in anni in cui la peste mieteva a migliaia le sue vittime. Giunto ad Acquapendente trovò la popolazione colpita dal terribile morbo e su invito di un angelo, iniziò a benedire gli appestati con il segno della croce: subito i malati guarivano e in breve tempo l'epidemia si estinse. Considerate le sue capacità taumaturgiche, Rocco ritenne di essere stato investito di una missione, guarire quanti erano stati colpiti dalla peste, e iniziò così a viaggiare in Italia per dare sollievo ai malati, finché a Piacenza non si ammalò lui stesso. La tradizione vuole che nonostante la peste, san Rocco si incamminò verso la città natia, ma lungo la strada - probabilmente a Voghera - venne scambiato per una spia e messo in carcere dove morì pochi anni dopo.
    La devozione popolare riservata a san Rocco è testimoniata oggi non solo dalle numerose chiese e santuari, ma soprattutto dalle confraternite dedite alla cura dei malati e dei bisognosi, la più grande e celebre delle quali si trova a Venezia, luogo in cui è custodito il corpo del santo.

  • Accadde:

    15 agosto 778
    Battaglia di Roncisvalle. Morte di Orlando
    La celebre battaglia di Roncisvalle nella quale l’esercito di Carlo Magno subì una cocente disfatta, è all’origine della Chanson de Roland, il primo capolavoro della letteratura francese che trasformò un insuccesso militare in uno dei principali episodi della tradizione epica europea. La storia ci dice che Carlo aveva condotto una spedizione nella penisola iberica su richiesta di Solimano, signore musulmano di Barcellona e Gerona, per contenere l’avanzata dell’Islam sunnita della città di Cordova con la prospettiva di ampliare i confini del suo regno. Costretto a rientrare in patria per una insurrezione sassone, il re lasciò nelle retroguardie il paladino Orlando con le truppe reali; ma questi, una volta giunti sui Pirenei al passo di Roncisvalle, vennero sorpresi e uccisi tutti in un’imboscata da parte dei Guasconi (ovvero i Baschi, di religione cristiana). L’episodio, riportato negli Annali di Eginardo (fine VIII sec.), venne trasformato e capovolto nella Chanson de Roland, dove i cristiani baschi divennero saraceni di religione musulmana e lo smacco militare guascone un momento di martirio dell’armata carolingia.

  • Feste e sagre:

    Sagra degli osei (Sacile)
    La Sagra dei Osei (Sagra degli uccelli) è una fiera che si svolge annualmente a Sacile la prima domenica dopo Ferragosto, incentrata sull'esposizione e sul mercato di uccelli da canto. Nel 2013 ha raggiunto la 740ª edizione, figurando tra le più antiche sagre popolari in Italia.
    La manifestazione affonda le sue radici nell'antico "Mercato di San Lorenzo" di origine popolare: il 10 agosto gli abitanti delle campagne e dei paesi circostanti si riunivano nello spazio antistante le mura della città, ove prendeva vita un mercato spontaneo incentrato sulla compravendita di uccelli da canto e da richiamo. Nel corso degli anni la manifestazione si ampliò, assumendo i connotati di una vera e propria fiera della durata di più giorni, in cui non si commerciavano soltanto uccelli da richiamo e canto ma anche animali da cortile e merci di vario genere.

  • La ricetta:

    Spaghetti all’Amatriciana
    Il 29 e 30 Agosto ad Amatrice di terrà la 49° Sagra degli spaghetti all’amatriciana di cui proponiamo la ricetta.
    Dosi per 4 persone: 500 g di spaghetti, 125 g di guanciale di Amatrice, un cucchiaio di olio di oliva extravergine, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino di Amatrice grattugiato, sale.
    Preparazione: Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino e il guanciale tagliato a pezzetti, in proporzione un quarto rispetto alla pasta. Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo. Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi. Aggiustare di sale e  mescolare. Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa. Lessare intanto la pasta, al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa.

  • Il proverbio:

    Per san Rocco ogni rondine fa fagotto

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Dal lunedi al venerdi
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