2016. Catalogo della rassegna MAV 2016
Roma, Nuova Cultura, 2016, 42p.
Rassegna a cura di Emilia De Simoni, Laura Faranda, Francesco Giannattasio, Giovanni Giuriati, Antonello Ricci.
Premessa
L'edizione 2016 di MAV Materiali di antropologia visiva si apre con una mattina dedicata al rapporto tra cinema, fotografia e psichiatria, con il film 87 ore – Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni (2015), di Costanza Quatriglio, e con uno sguardo retrospettivo comprendente il film Gli esclusi (1969) di Michele Gandin, realizzato a partire dalle fotografie scattate da Luciano D'Alessandro fra il 1965 e il 1968 nel manicomio di Nocera Superiore (SA), diretto da Sergio Piro. Nel 1969 D'Alessandro ha pubblicato un celebre volume fotografico con lo stesso titolo che, insieme ai lavori di Gianni Berengo Gardin e di Carla Cerati e a quelli di altri fotografi, ha contribuito a scardinare il sistema manicomiale in Italia e a portare nel 1978 alla legge 180, la cosiddetta Legge Basaglia sugli Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori. Nel 2009, tuttavia, Francesco Mastrogiovanni, maestro elementare, viene prelevato coattamente e sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Vallo della Lucania (SA) dove muore dopo 87 ore di sofferenze sotto l'occhio meccanico di nove telecamere di sorveglianza che ne documentano ogni istante. Quelle riprese, apparentemente lontane da qualsiasi idea di narrazione cinematografica, attraverso il processo di rielaborazione a cui le sottopone Quatriglio diventano, come scrive la stessa regista, il più contemporaneo degli sguardi su "un luogo archetipico: il modo in cui viene esercitato il potere sul corpo umano". C'è una relazione che lega il film 87 ore con Gli esclusi di Gandin ed è l'analogia tra la tipologia di immagini su cui si basano: fotografiche e per loro natura immobili per il secondo; fisse e non fluide, ma a scatti – un fotogramma ogni 2 secondi – per il primo. In ambedue i casi si tratta di rappresentazioni "congelate" della realtà, con un loro tempo interno, con una capacità non "naturale" di restituire sempre nuovi dettagli ogni volta che le si guarda, le si studia, le si indaga. Alcuni estratti da una videointervista del 7 giugno 2016 a Luciano D'Alessandro mettono in luce l'esperienza intercorsa tra fotografo e cineasta nella preparazione del film e costituiscono un omaggio alla memoria del grande reporter scomparso nel settembre 2016.
A partire dal pomeriggio del primo giorno saranno proiettati i filmati selezionati per la rassegna, giunti numerosi a testimonianza che MAV è ormai un punto di riferimento per coloro che si occupano di antropologia visiva anche a livello internazionale, come attestano le opere di David MacDougall e di Steven Feld in programma in questa edizione. Le sessioni sono organizzate secondo il consueto e collaudato schema dell'alternanza di proiezioni e discussioni.
MAV 2016 - Materiali di Antropologia Visiva - 24-25-26 novembre 2016