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I Santi:
19 agosto - San Ludovico d'Angiò (1274 – 1297)
Figlio del re di Napoli Carlo d'Angiò e di Maria d'Ungheria, Ludovico era destinato a succedere al padre sul trono di Napoli ma rinunciò a favore del fratello Roberto per seguire la sua vocazione divenendo frate e seguendo le rigide regole della povertà francescana. Ludovico si era avvicinato al mondo francescano sin dalla sua infanzia: a seguito della Guerra dei Vespri Siciliani tra Angioini e Aragonesi per il governo della Sicilia, Ludovico venne lasciato insieme ai due fratelli come ostaggio di Alfonso d'Aragona per sette lunghi anni (1288-1295) durante i quali, per volere del padre, i tre giovani vissero insieme a due francescani. Durante la prigionia nel 1290 si ammalò gravemente di tisi: la miracolosa guarigione a seguito delle sue preghiere lo spinse a promettere di divenire un giorno frate. Una volta liberato rinunciò pubblicamente al trono per seguire la sua vocazione ma dato il suo alto lignaggio, il padre volle che fosse consacrato vescovo. Ludovico accettò a condizione di poter prima prendere i voti e divenire francescano: fu così che il 24 dicembre del 1296 pronunciò i voti nel convento dell'Ara Coeli a Roma e pochi giorni dopo, il 30, venne consacrato vescovo di Tolosa dal papa Bonifacio VIII. -
Accadde:
Milano 3 agosto 1778: Inaugurazione del Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala costruito per volere di Maria Teresa d'Austria dopo l'incendio che nel 1776 aveva distrutto il Teatro regio ducale, sorse su progetto dell'architetto di corte G. Piermarini nell'area della chiesa di S. Maria alla Scala. Il teatro prende nome proprio dalla Chiesa a sua volta così intitolata in onore della committente Regina della Scala. Inaugurato il 3 agosto 1778 con l'esecuzione dell'Europa riconosciuta, composto per l'occasione da Antonio Salieri, fu restaurato nel 1807 e nel 1830. -
Feste e sagre:
Terza domenica di agosto, Madonna del Carmine a Pedali di Viggianello
La terza domenica di agosto a Pedali di Viggianello (Potenza) si festeggia la Madonna del Carmine, con un rito particolare e complesso; la presenza della danza - danza del falcetto e danza dei cirii unitamente alla processione dei cinti e della meta animata da musiche e canti - costituisce un forte richiamo a comportamenti legati alla terra e alle antiche comunità rurali. Cirii, cinte e meta offerti alla Madonna nel corso del rituale sono composizioni formate da intrecci di cereali che vengono preparati già dal giovedì e venerdì precedenti e benedetti al sabato. La festa religiosa comincia al mattino della domenica con la messa e prosegue nel pomeriggio con la processione. La statua della Vergine viene posta su un tavolo intorno al quale i devoti danzano con i cirii, esprimendo con andamento ripetitivo la figura del 'cerchio magico' o cerchio protettivo, il cui potere si conserva a tutt'oggi in molte credenze popolari. Il tragitto della processione si snoda percorrendo tutte le contrade per quasi quattro ore e si ferma poi in località Santoianni dove le donne, con i cirii sulla testa, danzano ancora la tarantella al suono degli organetti e della banda musicale.
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La ricetta:
Baccalà con i peperoni cruschi (Basilicata)
Piantato tra febbraio e marzo e raccolto all'inizio di agosto il peperone dolce della Basilicata, tipico del territorio di Senise, viene trasformato in Peperone Crusco cioè "croccante".
Ingredienti: 700 grammi di Stoccafisso o baccalà; 200 grammi di Peperoni rossi, Cruschi di Senise Igp; 2 cucchiai da tavola di Prezzemolo, fresco, tritato; 1/2 bicchiere di Olio extravergine d'oliva.
Preparazione: Mettere in ammollo il baccalà per almeno un paio di giorni prima della preparazione del piatto in modo tale da eliminare tutto il sale in eccesso. (Il primo giorno non cambiare l'acqua, il secondo giorno cambiarla 2-3 volte). Immergete il baccalà in una casseruola colma di acqua fredda e porre il tutto sul fuoco a fiamma moderata; quando l'acqua è vicina all'ebollizione coprire il recipiente, abbassare il fuoco e continuare la cottura per 8 minuti; Sgocciolare il baccalà, tagliarlo in vari pezzi di media grandezza, sfilettarli e disporli in un piatto da portata. In una padella scaldare bene l'olio extravergine di oliva dopodiché ritirarla dal fuoco e aggiungere i peperoni secchi divisi a pezzetti e privati dei semi. In breve tempo l'olio bollente li renderà croccanti. Versare l'olio e i peperoni sul baccalà, cospargere il tutto con prezzemolo tritato finissimo e servire. -
Il proverbio:
Alla prima acqua d'agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane
Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791