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Il giuoco del giardino zoologico, 1940 ca., cromolitografia, casa editrice Carroccio, Milano, autore Giacinto Galbiati (Ph. M. Cutrupi - ICPI, Gabinetto delle stampe) Il giuoco del giardino zoologico, 1940 ca., cromolitografia, casa editrice Carroccio, Milano, autore Giacinto Galbiati (Ph. M. Cutrupi - ICPI, Gabinetto delle stampe)

#LACULTURANONSIFERMA. #IOGIOCOACASA. Il Gabinetto delle Stampe: i giochi di percorso di Stefania Baldinotti, Cinzia Marchesini, Anna Sicurezza e Leandro Ventura

Il Gabinetto delle Stampe dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale conserva tra i giochi di percorso una raccolta molto ampia di giochi dell’oca, che vi abbiamo già raccontato nell’appuntamento del 9 aprile. La giornata di oggi è dedicata alle mille varianti che dal gioco dell’oca traggono le loro origini. Percorsi immaginari che ci portano a scoprire il mondo, le rivoluzioni tecnico-scientifiche, gli sport più in voga e gli intenti pedagogici del tempo.
Le tipologie più antiche conservate presso l’Istituto spaziano dalla stampa settecentesca del Pela il chiu a un Gioco del pellegrino ottocentesco, molto originale nel suo genere, fino al Gioco del barone, di cui la raccolta romana conserva alcuni esemplari più recenti.

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Su e giù per Milano, fine XIX secolo, cromolitografia, casa editrice G. Sassi e c., Milano (ICPI, Gabinetto delle stampe)


Dalla fine del XIX secolo si affermano una serie di giochi legati alla tematica del viaggio, dal giro intorno al mondo ispirato all’omonimo romanzo di avventure di Verne, alla scoperta delle “bellezze italiane”, come nel Gioco dei castelli o in Su e giù per Milano, città che compare anche nel Gioco del tramway. Quest’ultima litografia, di fine Ottocento, non è solamente la celebrazione di una conquista tecnica, ma è l’intera città che offre la sua immagine attraverso il tram che della modernità costituiva il simbolo in voga.
Il tema del viaggio si conclude con il Gioco dell’autostrada del sole, che, inaugurata nel 1964 con due mesi di anticipo, racconta una pagina di storia italiana.
Altri giochi di percorso sono invece dedicati allo sport, dalle corse dei cavalli a quelle degli uomini, con corridori di inizio Novecento che si affrontano in una gara di resistenza a piedi. La relazione fra gioco e sport testimonia il legame di continuità fra i due temi. Il giocare è un fenomeno dai confini indefiniti che va dallo sport alle abilità manuali, dalle attitudini logiche fino all’apprendimento didattico.

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Giuoco sport. Gara di resistenza a piedi, 1902-1906, litografia colorata, editore Eliseo Macchi, Milano (ICPI, Gabinetto delle stampe)


Nel gabinetto delle stampe, infatti, una sezione dei giochi da tavolo è rivolta ai bambini con un chiaro fine pedagogico, come si evince già dal titolo Il nuovo giuoco istruttivo del canestro. Lo stesso fine didattico si può cogliere tanto nel Giuoco di Pinocchio quanto in quello del giardino zoologico.
Un ulteriore spazio di azione è quello della trasmissione di messaggi pubblicitari, di cui un chiaro esempio è il gioco di percorso della Bayer, che incornicia i margini della tavola con le immagini delle medicine di sua produzione, dall’aspirina a un emolliente per le vie respiratorie. Il titolo della stampa, mai così attuale come in questi giorni è, ironicamente, Tutti a casa.
L’homo ludens affronta il gioco come un’attività seria, nella quale la formula di introduzione “vuoi giocare?” dispone i partecipanti a rispettare regole precise e condivise. Ancora oggi molti tra i più diffusi i giochi di società riprendono, in nuove attuali varianti, percorsi a caselle che si snodano tra abilità individuali e pura fortuna, capacità di creare e ricreare ogni volta terreni di gioco sempre diversi. Che siano i grandi o i piccoli a fare conto sulle proprie abilità, a misurarsi con il rischio e con la sorte, perdersi in una dimensione diversa dalla realtà attraverso i giochi di percorso è una sfida sempre attuale.

Per provare, potrete stampare e ri-usare due tavole della nostra collezione: avrete la possibilità di viaggiare con la fantasia, affrontando avventure e pericoli inattesi, attraverso un giro del mondo di fine Ottocento; oppure potrete percorrere il mondo fantastico di Collodi, grazie a un Giuoco di Pinocchio della prima metà del Novecento.
Vi diamo appuntamento a giovedì prossimo per la tombola, la dama, gli scacchi e altri giochi conservati presso le raccolte dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

 

Bibliografia
Stampe popolari italiane dal XV al XX secolo, a cura di P. Toschi, Milano 1968
S. Mascheroni, B. Tinti, Il gioco dell’oca: un libro da leggere, da guardare, da giocare, Milano 1981
Fabbrica d’immagini, gioco e litografia nei fogli della Raccolta Bertarelli, a cura di A. Milano, Milano 1993
R. Callois, I giochi e gli uomini, Milano 2014

Sitografia
http://www.giochidelloca.it/ 
http://graficheincomune.comune.milano.it/ 


Testo e video di Stefania Baldinotti, Cinzia Marchesini e Anna Sicurezza, con la preziosa collaborazione di Massimo Cutrupi, Marco Marcotulli e Leandro Ventura.

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Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
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