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“25.8.1964. C'era Togliatti”
Dal 25 settembre al 25 novembre 2014 mostra fotografica "25.8.1964. C'era Togliatti". La mostra espone per la prima volta al pubblico romano le immagini con cui l'allora giovane fotografo Mario Carnicelli, pistoiese d'elezione, documentò, con intensità e modernità di sguardo, la partecipazione alle esequie di Palmiro Togliatti dal 22 al 25 agosto di 50 anni fa.
La mostra, prodotta dal COMUNE DI PISTOIA - PALAZZO FABRONI ARTI VISIVE CONTEMPORANEE, curata scientificamente da Bärbel Reinhard e Marco Signorini, è inserita nell'ambito della XIII edizione di "FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma".
Da questa mostra è stata tratta un'edizione speciale dell'editore ravennate Danilo Montanari che raccoglie, in una scatola di legno, 35 delle fotografie scattate da Mario Carnicelli durante i funerali del "Migliore" nell'agosto del 1964.
Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha voluto, ospitando questa esposizione nelle sue sale, contribuire ad una visione e rappresentazione della società italiana nella convinzione che lo sguardo degli artisti renda testimonianza dell'evoluzione dei processi antropologici del divenire della nostra società.
I numerosi scatti fotografici sono allestiti a grandezza naturale, per creare un dialogo fra le immagini e gli spettatori. Se ancora oggi è possibile ri-guardare queste immagini, in una trasposizione visiva essenziale e per questo 'eterna', è perché a loro volta esse, tramite questi sguardi, ci riguardano, anche nell'accezione di avere a che fare con noi. Rinnovano il senso di partecipazione di una collettività tutta e affermano il valore dello sguardo di un artista che si è fatto testimone della storia del suo Paese.
Le fotografie sono accompagnate da alcuni testi, tra i quali quello di Alfredo Reichlin di cui si riporta questo breve stralcio:
"Queste foto ci riportano a quella giornata drammatica e irripetibile. Fu la più intensa manifestazione di popolo che io abbia mai visto. Dico intensa nel senso del sentimento che quel popolo esprimeva e nei suoi significati. Da un lato i sentimenti semplici, elementari, il dolore per la morte di una persona cara. Dall'altro la sensazione che finiva un'epoca e che colui che veniva a mancare non era una persona come le altre, era il loro Capo. Io camminavo dietro il feretro insieme ai compagni della segreteria e la cosa che più mi colpì fu un gruppo di operai abbarbicati a una inferriata in via Labicana che ci gridava col pugno chiuso e piangendo come bambini : "non traditelo". Tale, in effetti era il rapporto tra Palmiro Togliatti e il suo popolo. Era una grande mente, aveva la cultura e la taglia di quei grandi intellettuali europei che l'Italia ogni tanto è capace di esprimere" (Alfredo Reichlin).
Mario Carnicelli è nato ad Atri nel 1937. All'età di dodici anni si trasferisce con la famiglia a Pistoia, frequentando fin da piccolo lo studio fotografico del padre. Più incline alla fotografia documentaria che all'attività commerciale, lavorerà in seguito come fotogiornalista freelance ed inviato speciale, portando avanti anche progetti di ricerca personali. Nel 1966 vince una borsa di studio che gli permette di viaggiare per gli Stati Uniti, dove tornerà più volte per realizzare un lavoro originale e rilevante. Ha collaborato con varie riviste e quotidiani, tra i quali: Espresso, Panorama, Corriere della Sera, Il Giorno, Popular Photography, la Nazione. Ha collaborato con l'Istituto di Etnologia dell'Università di Perugia. Ha esposto in Europa e negli Stati Uniti, all'Interkamera di Praga, al SICOF Milano, al Grattacielo Pirelli di Milano, al Cantiere Sperimentale dell'Immagine di Firenze, alla Johns Hopkins University di Bologna. Vive e lavora a Pistoia.
Nell'ambito della mostra viene proiettato il documentario
L'ITALIA CON TOGLIATTI
Produzione: UNITELEFILM
Collaborazione per la regia:
Gianni AMICO
Giorgio ARLORIO
Libero BIZZARRI
Carlo LIZZANI
Francesco MASELLI
Lino MICCICHE'
Glauco PELLEGRINI
Elio PETRI
Sergio TAU
Paolo TAVIANI
Vittorio TAVIANI
Marco ZAVATTINI
Valerio ZURLINI
Voce di Enrico Maria SALERNO
Durata 40' – b/n
Il film è la cronaca dei funerali di Palmiro Togliatti. Il segretario del Partito comunista muore a Yalta, il 21 agosto 1964. Qui Togliatti riceve l'estremo saluto dei ragazzi del campo Artek. I dirigenti sovietici seguono fino all'aeroporto la salma di Togliatti, insieme ai dirigenti comunisti italiani che lo accompagnano nel suo ultimo viaggio di ritorno in patria. Atteso da migliaia di compagni - la bara è portata a spalla da un gruppo di giovani comunisti - Togliatti arriva a Roma. Un flusso ininterrotto di persone scorre nella camera ardente allestita nella sede della direzione del partito. Poi, una folla immensa, di circa un milione di persone, segue la salma del dirigente comunista scomparso, fino a piazza San Giovanni, quindi al cimitero del Verano.
"25.8.1964. C'era Togliatti"
Foto di Mario Carnicelli
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
25 settembre - 25 novembre 2014
A cura di Baerbel Reinhard e Marco Signorini
Una mostra in collaborazione con il Comune di Pistoia, Palazzo Fabroni
Responsabile scientifico MAT: Maura Picciau
Comunicazione: Francesco Aquilanti, Emilia De Simoni
Segreteria organizzativa: Laura Ciliberti, Marina Innocenzi, Claudia Graziosi
Amministrazione: Raffaella Bagnoli, Maurizio Di Gregorio, Gianna Rita
Allestimento e tecnologie: Stefano Sestili, ditta Matec