La zampogna di Scapoli
Alla scoperta di questo antico strumento pastorale attraverso le mappe interattive e il fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise
di Lia Montereale
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni del Molise e ci fermiamo a Scapoli, in provincia di Isernia, nota per essere la “capitale della zampogna”.
Come sempre durante i nostri viaggi culturali, anche oggi ci faremo aiutare dalle mappe interattive del Segretariato Regionale per il Molise. Rivediamo insieme cosa sono le mappe tematiche interattive che ci accompagneranno in questo percorso.
Il Segretariato Regionale per il Molise, articolazione periferica del MiBACT, nel 2018 ha creato nove mappe tematiche interattive per divulgare la conoscenza del patrimonio culturale presente nella regione (mappe che nel corso degli anni si sono arricchite di contenuti e approfondimenti).
Le mappe raccolgono su un'unica piattaforma digitale le informazioni che riguardano il territorio, fornendo al visitatore uno strumento semplice da usare che, attraverso testi, ipertesti ed immagini, racconta e facilita la conoscenza del Molise.
Sono interattive, sono costruite su piattaforma Google, sono utilizzabili sia da dispositivo fisso che mobile e sono dedicate ognuna ad uno specifico tema del patrimonio culturale del Molise.
Possono essere consultate a questo link: www.molise.beniculturali.it
Iniziamo quindi dalla mappa feste e tradizioni (foto 1) per scoprire insieme le tradizioni del Molise.
Fig. 1 Mappa feste e tradizioni del Segretariato regionale per il Molise
L’antica tradizione degli zampognari
A Scapoli, ancora oggi, sono presenti artigiani che di generazione in generazione si tramandano le tecniche di costruzione della zampogna, contribuendo così a mantenere vivo il legame della comunità con questo strumento pastorale dalle origini antichissime. La zampogna infatti ha accompagnato per secoli i pastori nei loro spostamenti, assumendo un ruolo centrale in prossimità dell’arrivo del Natale. In realtà a Scapoli la tradizione della zampogna è presente tutto l’anno, grazie ai due luoghi della cultura ad essa dedicati che consentono di approfondire, in qualsiasi momento, la conoscenza sulle sue origini e la sua storia.
E già, perché a Scapoli è possibile visitare Il Museo Internazionale della Zampogna, gestito dal comune di Scapoli, e la mostra permanente gestita dall’associazione Circolo della Zampogna, attiva dal 1991. Spostiamoci quindi su un’altra mappa, la mappa dei musei locali di appartenenza non statale. Il Museo Internazionale della Zampogna è dedicato al suo ideatore Pasquale Vecchione ed espone zampogne provenienti da ogni parte del mondo e prodotte in varie epoche storiche. Il Circolo della Zampogna, a sua volta, espone una mostra permanente di zampogne e cornamuse italiane e straniere (foto2,3,4).
Fig. 2 Foto di Donato D’Alessandro
Fig. 3 Foto di Donato D’Alessandro
Fig. 4 Foto di Donato D’Alessandro
Inoltre, l’organizzazione di appuntamenti annuali come la Mostra Mercato e il Festival Internazionale della Zampogna svolgono un ruolo centrale nella tutela di questo antico strumento a sacco e della sua tradizione, contribuendo, allo stesso tempo, a rafforzare e diffondere un senso di orgoglio, di identità e di appartenenza tra i costruttori (foto 5 e 6) e i suonatori di zampogne.
Fig. 5 Foto di Donato D’Alessandro
Fig. 6 Foto di Donato D’Alessandro
In Molise la dimensione culturale locale si traduce in un binomio perfetto tra gli aspetti materiali e immateriali del patrimonio culturale. Entrambi gli aspetti caratterizzano i territori, entrambi contribuiscono a determinare l’aspetto dei paesaggi e le forme della vita quotidiana. Si viene così a determinare un indotto culturale che si traduce anche in un indotto economico, perché le forme culturali ereditate dal passato sono le basi per un futuro realmente sostenibile. È questa la grande valenza dei beni culturali, materiali e immateriali: essere testimonianza viva e utilizzabile per dare basi solide alla progettazione del domani.
In Molise, soprattutto i “piccoli musei” di carattere etnografico, fortemente radicati e legati al territorio, svolgono un ruolo chiave nella salvaguardia, nella promozione e nella trasmissione del patrimonio culturale demo-etnoantropologico e immateriale. Alcuni, come in questo caso, svolgono un ruolo centrale e attivo nella conservazione, trasmissione e divulgazione della tradizione, mantenendo un solido e stabile legame con la comunità di appartenenza e promuovendo allo stesso tempo la tradizione anche in chiave turistica e di sviluppo territoriale.
Come Segretariato Regionale per il Molise abbiamo inoltre realizzato un fumetto digitale “C’era una volta…Molise”, disponibile in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) e consultabile su www.molise.beniculturali.it.
Il protagonista, personaggio di fantasia, è un frate con il blocco dello scrittore che non sa come riempire le pagine del suo manoscritto. Decide così di lasciare la sua abbazia e di intraprendere un viaggio alla scoperta del Molise. Incontrerà personaggi storici e leggendari legati al territorio che gli faranno da guida lungo il suo percorso, aiutandolo a ritrovare l’ispirazione e l’estro artistico. Le sue numerose avventure lo porteranno ad immergersi e a conoscere il grande e variegato contenitore del patrimonio culturale demo-etnoantropologico e immateriale del Molise. (foto 7,8,9,10,11).
Fig.7 “C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.
Fra Giuseppe è in visita a Scapoli.
Fig.8 “C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.
Fra Giuseppe, in visita a Scapoli, si reca ai musei dedicati alla zampogna.
Fig.9 “C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.
Fra Giuseppe visita il Museo della zampogna P. Vecchione di Scapoli.
Fig.10 “C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.
Fra Giuseppe visita il Circolo della Zampogna di Scapoli.
Fig.11 “C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.
Fra Giuseppe, a Scapoli, si diverte a prendere in giro la statua dello zampognaro.
Per maggiori informazioni sulla tradizione della zampogna di Scapoli è possibile consultare i seguenti link:
Il Museo Internazionale della zampogna P.Vecchione
Scapoli- Segretariato Regionale MiBACT per il Molise
Il nostro viaggio di oggi si conclude qui e speriamo di avervi incuriosito sul patrimonio demo-etnoantropologico e immateriale del Molise. Vi diamo appuntamento al prossimo “viaggio” per scoprire insieme nuovi aspetti e nuovi elementi di questo grande patrimonio.